Inflazione, Codacons: "Stangata da 1200 a famiglia, a rischio i consumi"

2022-03-03 06:04:42 By : Mr. Mark Huang

"Un massacro per le famiglie, sono a rischio i consumi". A lanciare l'allarme le principali associazioni dei consumatori - dal Codacons a Assoutenti - commentando i dati resi noti dall'Istat questa mattina sull'inflazione. Il fatto che i prezzi tornino a salire - concordano - avrò un impatto più forte sulle famiglie meno abbienti.

Stangata da 1.200 euro a famiglia

L'inflazione al +3,9% determina una stangata media, considerata la totalità dei consumi di una famiglia "tipo", pari a +1.1198 euro annui. Lo afferma il Codacons, commentando i dati definitivi diffusi oggi dall'Istat. "Siamo in presenza di una vera e propria emergenza prezzi in Italia, destinata purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi - afferma il presidente Carlo Rienzi - I numeri forniti oggi dall'Istat confermano l'allarme rincari lanciato a più riprese dal Codacons, e attestano come prezzi e tariffe siano schizzati alle stelle nell'ultimo periodo dell'anno".

"Complessivamente nel 2021 la famiglia "tipo" italiana, a causa del tasso di inflazione medio all'1,9% registrato lo scorso anno, ha dovuto sborsare 584 euro in più per l'aumento dei prezzi al dettaglio, con punte di +758 euro annui per un nucleo con due figli - prosegue Rienzi - Numeri destinati ad aggravarsi in considerazione dei rialzi delle bollette di luce e gas scattati l'1 gennaio, e che determineranno una ondata di rincari in tutti i settori. Una situazione che mette a serio rischio i consumi delle famiglie, che potrebbero crollare nel 2022 come conseguenza del caro-vita", conclude Rienzi.

Coldiretti, caro energia raddoppia costi agricoltura

Il balzo dei beni energetici si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi che costringono a spegnere le serre di fiori ed ortaggi e frenano i trattori con il raddoppio dei costi delle semine. E quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all'intero 2021 che a dicembre confermano il differenziale con l'inflazione che sale al 3,9% mentre la crescita dei prezzi dei prodotti alimentari è minore e pari al 2,9%, con molte imprese agricole stanno vendendo sottocosto.

Su base annuale evidenziano un aumento dei prezzi alimentari pari ad appena lo 0,6 % molto meno della metà dell'inflazione che è salita al 1,9% sulla spinta dei beni energetici con gli agricoltori che per le operazioni colturali- spiega la Coldiretti- sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l'estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. Inoltre- continua Coldiretti- l'impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l'alto i prezzi dei concimi, con l'urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%. Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch'essi una forte impennata (+60%).

L'aumento dei costi riguarda anche l'alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l'essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell'energia- continua la Coldiretti- si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all'acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Serve- conclude la Coldiretti- responsabilità da parte dell'intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle.

Assoutenti, allarme prezzi: "Massacro per famiglie"

L'inflazione al 3,9% rappresenta un massacro per le tasche delle famiglie che, oltre ai rincari delle bollette di luce e gas, dovranno fare i conti con prezzi al dettaglio sempre più elevati. Lo afferma Assoutenti, commentando i dati definitivi diffusi oggi dall'Istat. "Desta grande preoccupazione l'impennata dei prodotti alimentari che a dicembre salgono del 2,9% su base annua, beni indispensabili di cui le famiglie non possono fare a meno - spiega il presidente Furio Truzzi - Solo per mangiare gli italiani si ritrovano oggi a spendere 217 euro in più a famiglia su base annua, a causa dei rincari registrati nel comparto. Pesante anche l'impatto della voce 'trasporti' (+9,6% a dicembre) che determina un aggravio di spesa sugli spostamenti pari a +519 euro annui a nucleo.

"Prezzi e tariffe sono destinati a crescere ulteriormente nelle prossime settimane a causa dei maxi-rincari di luce e gas disposti da Arera, aumenti che avranno effetti a cascata sui listini e che potrebbero portare entro la primavera ad un raddoppio del tasso di inflazione rispetto a quello attuale - conclude Truzzi - Una situazione che peserà sui consumi degli italiani, perché le famiglie reagiranno agli aumenti contraendo la spesa, con effetti a cascata sul commercio e sull'economia nazionale".

Unione nazionale consumatori, rialzi catastrofici

"Rialzi catastrofici. Un salasso dovuto al decollo dei prezzi di luce, gas e carburanti, senza i quali l'inflazione media annua sarebbe solo allo 0,7% invece che all'1,9% e quella tendenziale sarebbe all'1,6% invece che al 3,9%, quasi 2 volte e mezza in più. Rincari che stanno dissanguando gli italiani con effetti nefasti sui consumi", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "L'inflazione a 3,9% significa, infatti, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita pari a 1407 euro su base annua, 535 solo per Abitazione, acqua ed elettricità, 519 euro per i Trasporti. Per una coppia con 1 figlio, la maggior spesa annua è pari a 1303 euro, 537 per l'abitazione, 452 per i trasporti, in media per una famiglia il rialzo complessivo è di 1094 euro, 504 per l'abitazione e 332 per i trasporti. Ma il primato della stangata spetta alle coppie senza figli con meno di 35 anni che, spendendo di più di quelle con figli per viaggiare e per la casa, hanno un aggravio annuo di 1439 euro, dei quali 635 per l'abitazione e 515 per i trasporti", conclude.

Uecoop, caro energia frena 2 imprese su 3

La corsa dei beni energetici, dai carburanti alle bollette, frena quasi 2 imprese su 3 (72%) con il boom dei costi per trasporti, riscaldamento, illuminazione e servizi che pesa sulla ripresa economica del sistema produttivo nazionale. E' quanto emerge dall'indagine dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento agli ultimi dati Istat sulla risalita dell'inflazione nel 2021 trainata dall'andamento dei prezzi dell'energia cresciuti del 14,1%.

Un balzo al quale ha contribuito anche la stangata sul pieno di famiglie e imprese con il diesel che - spiega Uecoop in una nota - è aumentato del 20,6% nell'ultimo anno registrando il record dei prezzi dal 2019, con uno shock al rialzo che coinvolge anche la benzina (+18,6%) e il gpl aumentato addirittura del 30%, con i prezzi alla pompa che in alcuni casi, sulla rete autostradale, sfiorano anche i due euro al litro per la benzina. Si tratta - evidenzia Uecoop - di un impatto rilevante sui costi di produzione, sui servizi e sui trasporti visto che l'85% delle merci che viaggiano su strada, alle quali si aggiungono gli spostamenti pubblici e privati degli addetti delle imprese. Una situazione che pesa su un comparto ad alto impiego di lavoro come la rete delle 80 mila cooperative italiane con oltre un milione di occupati distribuiti più settori produttivi - sottolinea Uecoop - dai servizi alla logistica, dal turismo all'alimentare, dalla sanità alla scuola, dallo sport agli spettacoli.

Il caro energia - continua Uecoop - sta squilibrando tutti i parametri di costo fin qui considerati nei contratti già stipulati per la fornitura di beni e servizi o per la gestione di attività sociali, assistenziali ed educative con enti pubblici e privati con la necessità - conclude Uecoop - di adeguare la spesa alla situazione eccezionale che si è venuta a creare.