Guerra Russia-Ucraina. Putin, no alla telefonata a 3 con Erdogan e Zelensky. L'embargo al petrolio russo entra nella bozza delle conclusioni del vertice Ue.  - Il Corriere del Giorno

2022-06-03 19:25:46 By : Mr. David liu

96° giorno di guerra in Ucraina e torna a muoversi anche Ankara, dopo il pressing diplomatico degli ultimi giorni da parte di diverse capitali europee, nel tentativo di avviare un dialogo personale tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, in modo da arrivare al cessate il fuoco e a intavolare delle serie trattative tra Mosca e Kiev. Ad annunciare le chiamate delle prossime ore al presidente russo e a quello ucraino è stato lo stesso premier turco Recep Tayyip Erdogan, con tanto di conferma del Cremlino. Intanto il presidente ucraino è andato in visita a Kharkhiv, città liberata dalla controffensiva mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov ha chiesto la smilitarizzazione dell’Ucraina.

La possibilità di un colloquio era stata battuta dalle agenzie questa mattina, ma Putin ha smentito, dicendo “no” ad telefonata a 3 con Erdogan e Zelensky.. “Raggiungeremo un accordo sul prossimo pacchetto di sanzioni entro lunedì pomeriggio”, dice invece alla radio France Info l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell. Nel frattempo prosegue nell’Est dell’ Ucraina l’offensiva russa in Ucraina seguendo la strategia del passo dopo passo, villaggio dopo villaggio. Il presidente ucraino Zelensky si è spostato per la prima volta ufficialmente da Kiev per andare a Kharkiv dove ha rimosso il capo della difesa locale. L’attenzione del governo ucraino è ancora verso l’Occidente e la Nato; da un alto si attendono i missili Usa per poter contrastare l’avanzata russa nel Donbass; dall’altro si guarda alle decisioni dell’Unione europea sull’embargo al greggio di Mosca. L’intesa sul blocco non è ancora all’orizzonte, mentre un accordo di massima è stato trovato sul tetto al prezzo del petrolio e del gas in caso di emergenza. L’Italia invece è in preallarme per le minacce di un attacco hacker contro siti istituzionali annunciato per oggi.

“Raggiunto l’accordo per vietare l’esportazione di petrolio russo nell’Ue. Copre immediatamente più di 2/3 delle importazioni di petrolio dalla Russia, tagliando un’enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra. Massima pressione sulla Russia per porre fine alla guerra“. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Il vertice europeo ha raggiunto un accordo sull’embargo al petrolio russo che è parte del sesto pacchetto di sanzioni anti-russe.

Proseguono a oltranza i lavori del Consiglio europeo straordinario. Dopo aver fatto il punto sulla situazione in Ucraina e il sostegno dell’Unione a Kiev, i 27 leader sono ora impegnati in un confronto serrato sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, in particolare sulla proposta di interrompere l’import di petrolio. Il negoziato si è incagliato sulle riserve avanzate dall’Ungheria nonostante la proposta di compromesso che è stata messa a punto anche sulla spinta di Francia e Germania. Il premier ungherese Viktor Orban, a quanto si è appreso, continua a chiedere ulteriori garanzie. Una situazione che non pare essere destinata a sbloccarsi a breve e che sta costringendo i leader a portare avanti nella notte i lavori del summit.

Dopo la telefonata con il leader del Cremlino Vladimir Putin, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha parlato oggi anche con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. “Continua il dialogo con il presidente turco Erdogan. Discusse le minacce alla sicurezza alimentare poste dall’aggressore e i modi di sbloccare i porti ucraini. Discusso sulla cooperazione nella sfera della sicurezza. Concordato in modo unanime sulla necessità di ripristinare la pace. Apprezziamo l’aiuto turco in questo processo”, ha scritto Zelensky su Twitter.

La procura francese ha aperto un’inchiesta per crimini di guerra sulla morte in Ucraina del giornalista Frederic Leclerc-Imhoff. Lo ha reso noto la procura antiterrorismo a Parigi.

Il genero dell’ex presidente russo, Boris Eltsin, ha lasciato l’incarico di consigliere di Vladimir Putin. La notizia, data dalla Reuters, non è stata confermata dal Cremlino, ma da fonti del Centro Eltsin. Yumashev, che non era retribuito, ha rinunciato all’incarico ad aprile. “E’ stata una sua iniziativa”, ha aggiunto la fonte senza precisare altro. Yumashev, che è sposato con la figlia di Eltsin, Tatyana, era uno dei pochi legami rimasti tra l’amministrazione Putin e il governo di Eltsin, un periodo di riforme liberali e aperture verso l’Ovest. Non aveva mai avuto un ruolo di rilievo nell’amministrazione, mentre con Eltsin, presidente dal 1991 al 1999, era stato anche capo dell’amministrazione presidenziale.

“Una bambina di nove anni è morta oggi a causa dei bombardamenti russi della regione di Kherson, in Ucraina. Sono stati feriti altri due: uno di sette mesi e una di cinque anni. Nessuna persona normale può venire a patti con tali crimini quotidiani”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso al Consiglio europeo. “Queste sono uccisioni deliberate da parte dell’esercito russo dei nostri civili, dei nostri bambini. Sanno esattamente a chi stanno sparando“, ha sottolineato il presidente ucraino.

“Offrire all’Ucraina lo status di Paese candidato può essere un gesto simbolico importante, un messaggio di sostegno nel mezzo della guerra”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo discorso al Consiglio europeo durante la sessione sull’Ucraina.

“Deve essere l’Ucraina a decidere che pace vuole. Se l’Ucraina non è d’accordo sui termini, la pace non può essere sostenibile”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento sull’Ucraina al vertice Ue. “Non possiamo immaginare che dopo il conflitto la nostra politica energetica tornerà come prima. Quello che è successo è troppo brutale. Dobbiamo muoverci ora per cambiare i nostri fornitori di energia nel lungo periodo”. ha aggiunto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento sull’Ucraina al vertice Ue.

“Il confronto con Putin è necessario per risolvere il problema del grano, della sicurezza alimentare. Il rischio di una catastrofe alimentare è reale: e se non ci sarà una soluzione, dovrà essere chiaro che la colpa è di Putin“. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento al vertice Ue.

“E’ essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico dell’utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace“. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento al vertice Ue sull’Ucraina.

“È essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico dell’utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace“. E’ quanto ha detto il premier Mario Draghi al vertice europeo.

“Il confronto con Putin è necessario per risolvere il problema del grano, della sicurezza alimentare. Il rischio di una catastrofe alimentare è reale: e se non ci sarà una soluzione, dovrà essere chiaro che la colpa è di Putin“. Lo ha affermato il premier Mario Draghi intervenendo al vertice europeo.

L’ex Presidente ucraino Petro Poroshenko è riuscito a lasciare l’Ucraina, dopo altri due tentativi falliti, per partecipare a una conferenza del Partito popolare europeo a Rotterdam. Poroshenko ha una esenzione dal richiamo al servizio militare. Il blocco alla sua uscita dal Paese, venerdì e sabato, era legata a problemi con i suoi documenti. Poroshenko è accusato di alto tradimento, con l’accusa di aver stretto accordi con i separatisti filorussi dell’est del Paese, fra cui un contratto dell’equivalente di circa 100 milioni di euro per l’acquisto di carbone.

“L’Europa deve mostrare forza. Perchè la Russia percepisce solo il potere come un argomento. E’ tempo di non essere separati, non frammentati, ma di essere uniti“. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al vertice Ue. “L’Ucraina ha dimostrato con il suo stesso esempio perchè questa unità è importante. Nel nostro Paese, dal 24 febbraio abbiamo tutti lavorato a tutela dello Stato. E grazie a questo siamo riusciti in ciò che il mondo non si aspettava: l’Ucraina ha fermato l’esercito russo, e tutti ne avevano paura, ed è riuscita a liberare parte del suo territorio occupato”, ha aggiunto. “Una maggiore unità è il fondamento di questa forza. E voi lo sapete. Infine, tutti i litigi in Europa devono finire, le dispute interne incoraggiano solo la Russia a fare più pressione su di voi”, ha esortato il presidente ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo al vertice europeo in videocollegamento, ha fatto appello all’Europa a “restare unità e a non dividersi” e ha chiesto che siano approvate le nuove sanzioni “il più rapidamente possibile”. E’ quanto si apprende da fonti europee. Zelensky si è rivolto all’insieme dei 27 leader e nel corso dell’intervento non c’è stata una sessione di Q&A.

“Per me è molto chiaro che abbiamo bisogno di un embargo” del petrolio russo. Lo ha detto oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz alla televisione pubblica Ard. Mentre a Bruxelles si discute proprio del nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, Scholz si è detto “molto fiducioso che raggiungeremo un risultato comune” in Ue. Il cancelliere ha tuttavia spiegato che si deve dare tempo a quei Paesi che non riescono a sostituire l’import di petrolio da un giorno all’altro. Tempo che, però, questi Paesi dovranno a loro volta saper “usare“, ha sottolineato Scholz.

La nuova ambasciatrice Usa in Ucraina, Bridget Brink, è arrivata a Kiev. Lo riferisce il Guardian, citando il sito web dell’ambasciata americana nel Paese.

Le truppe ucraine hanno costretto i russi a ritirarsi da un villaggio a Mykolaivka, nella regione di Kherson. Lo rende noto lo Stato Maggiore generale, precisando che gli invasori hanno subito perdite che hanno portato a disordini tra le altre unità militari.

Il primo caso di stupro nelle guerra in Ucraina è stato portato in tribunale. Lo ha annunciato la procuratrice generale Ucraina, Iryna Venediktova, su Twitter, aggiungendo che l’imputato è “Mikhail Romanov, un militare del 239° Reggimento della 90° Divisione corazzata della Guardia Vitebsk-Novgorod delle Forze armate russe. Sarà processato per il presunto omicidio di un uomo e per violenza sessuale di gruppo contro sua moglie“, ha spiegato Venediktova.

Secondo quanto apprende l’Ansa, fonti della Difesa escludono “la possibilità che la notizia del sito distrutto, rilanciata con un video dai mezzi di informazione russi, contenesse materiali di provenienza italiana”. Il riferimento è a quanto riportato da agenzie russe, che citano il ministero  della Difesa di Mosca, secondo cui le forze russe avrebbero distrutto una postazione ucraina “dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria (howitzer) inviata dall’Italia“.

“Ho ringraziato il presidente Zelensky per il suo sincero discorso ai membri del Consiglio europeo. Aumenteremo la tua liquidità e ti aiuteremo a ricostruire l’Ucraina. Continueremo a rafforzare la tua capacità di difendere il tuo popolo e il tuo Paese“. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo l’intervento del presidente ucraino al vertice.

“Ho appena saputo che su ordine del presidente Zelensky è stata presa la decisione di licenziarmi da domani. Stando alle mie informazioni, all’ufficio del presidente non sta bene la posizione attiva in merito alla raccolta dei dati sulla violazione dei diritti umani sui territori occupati”. Lo annuncia in conferenza stampa il difensore civico ucraino Lyudmila Denisova, che aggiunge: “Accetterò ovviamente qualsiasi decisione dei deputati del Parlamento, sia che sia sfiducia o sostegno, ma questo mi ricorda un pò uno Stato totalitario. E dobbiamo ricordare che il nostro sta andando verso l’Europa in cui vige il diritto”.

“Vogliamo che la guerra finisca al più presto e ciò significa che tutti gli sforzi vanno fatti, ma non senza l’Ucraina al tavolo“. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, rispondendo a una domanda sulla proposta sul cessate il fuoco in Ucraina presentata dall’Italia. “Abbiamo visto incredibili sforzi sia a livello bilaterale che a livello locale – ha aggiunto Metsola – specialmente tra i sindaci italiani e diverse città in Ucraina che sono state gemellate per anni”. Sforzi che vanno mantenuti, ha sottolineato la presidente, “una volta che l’Ucraina sarà più integrata con l’Ue“.

La compagnia statale russa Gazprom interrompe le forniture di gas all’Olanda a partire da domani, dopo che la società distributrice GasTerra ha rifiutato il pagamento in rubli. Lo riferisce il sito Nl Times, spiegando che la società russa avrebbe dovuto fornire due miliardi di metri cubici di gas da qui al primo ottobre, quando doveva scadere l’attuale contratto. “GasTerra ha deciso di non accettare le richieste unilaterali di pagamento da parte di Gazprom – si legge in un comunicato della società- “in risposta a questa decisione di GasTerra, Gazprom ha annunciato l’interruzione della fornitura con effetto dal 31 maggio 2022″. La compagnia olandese ha comunque assicurato di aver già provveduto a comprare gas da altre fonti.

“Alla luce dei problemi sul mercato alimentare mondiale, verificatisi a causa dell’imprudente politica finanziaria ed economica dell’Occidente, la Russia può esportare considerevoli quantità di fertilizzanti e prodotti agricoli se le sanzioni anti-russe saranno tolte“. E’ quanto ha detto il presidente russo Vladimir Putin al leader turco Recep Tayyip Erdogan nell’odierno colloquio telefonico, secondo quanto riportato dal Cremlino citato dalla Tass.

Il presidente russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica con il leader turco Recep Tayyip Erdogan ha sottolineato “la disponibilità della Russia a facilitare il transito marittimo senza ostacoli di merci in coordinamento con i partner turchi”, “questo vale anche per il grano dai porti ucraini“. Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass, aggiungendo che i due leader hanno discusso anche della “questione di garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e nel Mar d’Azov, eliminando la minaccia delle mine“.

“Io e Mario Draghi siamo grandi amici e abbiamo sempre risolto le divergenze”, ma la proposta di introdurre un price cap contro il caro energia “porterà a qualche dibattito” tra i leader Ue, “potenzialmente anche con Mario Draghi e Olaf Scholz“. Lo ha detto il premier olandese Mark Rutte arrivando al vertice straordinario Ue. La domanda è “cosa intendiamo per price cap”, ha rimarcato Rutte, evidenziando che “se per price cap intendiamo dei sussidi statali per abbassare le bollette, allora avremmo bisogno di tanti soldi dai bilanci nazionali di Italia e Olanda“.

“La morte di Frédéric Leclerc-Imhoff, giornalista di BFM-TV che copriva un’operazione ucraina di evacuazione nei pressi di Severodonetsk, è profondamente scioccante. La condanno e presento le nostre condoglianze alla famiglia e ai colleghi”, afferma Catherine Colonna in una nota diffusa a metà pomeriggio dal ministero degli Esteri di Parigi. “La Francia – prosegue la neo ministra titolare del Quai d’Orsay – esige che venga al più presto avviata un’inchiesta trasparente per fare piena luce sulle circostanze di questo dramma“. La Francia ribadisce quindi “il suo impegno costante e determinato, ovunque nel mondo, in favore della libertà di stampa e della protezione dei giornalisti e di tutti coloro la cui espressione contribuisce alla libera informazione e al dibattito pubblico“.

“E’ evidente che Putin usa il grano come arma e dobbiamo vedere come tirare fuori le 20 tonnellate di grano dall’Ucraina. Non è facile, serve un accordo con la Russia per usare le vie marittime“. Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrel, al suo arrivo al Consiglio europeo. “Non possiamo creare la fame nel mondo, che è quello che Putin sta facendo. Dobbiamo dire qualcosa nel Consiglio perché è una grande tragedia, ci saranno molti danni nel mondo“, ha aggiunto.

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno avuto un colloquio telefonico per discutere della situazione in Ucraina. Lo rende noto l’ufficio del presidente turco, come riporta la Tass. La Turchia è pronta a organizzare un incontro tra la Russia, l’Ucraina e l’Onu a Istanbul, ha detto Erdogan a Putin.

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev giudica “ragionevole” la decisione del presidente Usa Joe Biden di non fornire all’Ucraina missili a medio raggio in grado di raggiungere la Russia. Lo riporta la Tass. In caso di attacchi alle sue città, la Russia, aggiunge Medvedev, colpirebbe i centri “decisionali criminali”, alcuni dei quali sono “ben lontani da Kiev“.

“La Russia sta distruggendo il Donbass: la guerra è guerra, dobbiamo sostenere l’Ucraina, continuare a dare armi”. Lo ha detto l’Altro rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell. “Da qui all’estate l’economia russa sarà in una situazione molto difficile“, ha aggiunto. “Al Consiglio dobbiamo anche affrontare la questione del blocco delle forniture del grano perché Vladimir Putin usa il grano come arma, sta affamando il mondo”.

Gli Usa non invieranno a Kiev sistemi missilistici (a medio raggio) che possano raggiungere il territorio russo: lo ha detto il presidente Joe Biden.

La ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha dedicato la prima trasferta da numero uno del Quai d’Orsay all’Ucraina e ha visitato Bucha, la “città martire” a nord ovest di Kiev che durante il periodo dell’occupazione russa, nelle prime settimane della guerra, ha subito una vera strage di civili inermi. “Non dovrebbe succedere, e non può ricominciare”, ha dichiarato Colonna dopo aver visitato una chiesa ortodossa che espone le fotografie di quanto accaduto e aver deposto dei fiori ai piedi di un muro a cui sono appese le fotoritratto delle vittime. Dopo la scoperta, a partire da fine marzo, di cadaveri di civili per strada e nelle fosse comune, Bucha è diventata la città simbolo dei crimini di guerra compiuti dagli invasori russi in Ucraina.

‘Al momento non c’è un accordò sull’embargo al petrolio russo, ‘siamo in una situazione veramente difficile, essenzialmente per il comportamento irresponsabile della Commissione Ue’, che ‘ha presentato proposte sulle sanzioni ‘senza lasciare la decisione agli Stati membri”. Così il premier ungherese Viktor Orban, al suo arrivo a Bruxelles per partecipare al Vertice Ue. Quanto alla proposta di non includere nelle sanzioni il petrolio proveniente da oleodotto, ‘è un buon approccio ma abbiamo bisogno della garanzia che in caso di un incidente all’infrastruttura, che passa attraverso l’Ucraina, avremmo il diritto di approvvigionarci” di greggio russo “da altre fonti’.

“Sono ottimista sul fatto che l’Europa continuerà a stare unita contro l’aggressione russa all’Ucraina“. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al vertice straordinario Ue. “E’ un bene che siamo qui tutti insieme per continuare a fare ciò che abbiamo già mostrato nelle ultime settimane e mesi, vale a dire agire e discutere insieme e decidere la politica” comune per rispondere alle azioni di Mosca, ha sottolineato Scholz.

“Sul sesto pacchetto di sanzioni abbiamo lavorato duramente, si sono fatti passi avanti e sono ancora in corso discussioni, non ci siamo ancora: ho aspettative basse su un accordo nelle prossime 48 ore, ma penso che successivamente ci sia una possibilita”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea von der Leyen prima dell’inizio del Vertice Ue riferendosi al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia precisando che ci sono due fattori essenziali in questa fase: ‘Solidarietà con l’Ucraina e unità nella Ue’. Secondo quanto concordato dai diplomatici il dettaglio dell’intesa di massima sull’embargo all’import di petrolio russo dovrebbe essere definito nei dettagli nei prossimi giorni.

Un giornalista francese è stato ucciso dopo che un’auto è stata colpita vicino a Severodonetsk. Lo ha dichiarato il governatore regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, come riporta il Guardian. “Oggi il nostro veicolo blindato di evacuazione – ha detto Gaidai – stava andando a prelevare 10 persone dalla zona ed è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge delle granate hanno perforato la corazza dell’auto, una ferita mortale al collo è stata ricevuta da un giornalista francese accreditato che stava realizzando un servizio sull’evacuazione, un poliziotto di pattuglia è stato salvato da un elmetto“. Secondo un tweet di Ukrainska Pravda, si tratterebbe di Frédéric Leclerc Imhoff, giornalista del canale francese Bfm-tv. La foto del suo accredito stampa rilasciato dal ministero della Difesa ucraino è stato pubblicato da diversi utenti social, ma non ci sono al momento conferme ufficiali. Oggi si trova a Kiev la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna.

Nella bozza di conclusioni del Consiglio Europeo di oggi si punta a a rimuovere da SWIFT la più grande istituzione finanziaria della Russia, Sberbank, e un divieto di trasmissione a tre emittenti controllate da Mosca. Lo fa sapere una fonte europea alla vigilia del vertice.

La Russia ha rubato all’Ucraina, esportandolo poi illegalmente per conto proprio, quasi mezzo milione di tonnellate di grano. Lo ha annunciato il viceministro per le politiche agrarie e l’alimentazione Taras Vysotskyi, come riferisce un corrispondente di Ukrinform. “Ci sono prove da tutte le regioni temporaneamente occupate: Cherson, Zaporizhia, Luhansk, Donetsk e Kharkiv. Il carico viene portato in Russia, principalmente da Kharkiv, Donetsk, Lugansk o attraverso la Crimea“, ha detto Vysotskyi. Gli invasori inizialmente hanno cercato di vendere grano rubato in Egitto e Libano, che però non hanno accettato di acquistare.

L’attacco dell’artiglieria russa nell’oblast di Kherson ha ucciso una bambina di 9 anni e ferito altri 2 bambini, secondo quanto riferito dal Kyiv Independent. L’ufficio del procuratore generale ha inoltre confermato che un bombardamento russo ha colpito il villaggio di Myroliubivka, nella regione per gran parte occupata, ieri 29 maggio, ferendo un bambino di sette mesi e una bambina di cinque anni.

Le forze russe hanno distrutto una postazione ucraina “dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria (howitzer) inviata dall’Italia“. Lo riferiscono le agenzie russe citando il ministero della Difesa di Mosca. I militari hanno pubblicato un video in cui si mostra una postazione nascosta tra gli alberi.

Il Ministro degli Affari Esteri francese Catherine Colonna ha visitato la città di Bucha . Lo ha riferito l’amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram citata da Unian che pubblica le foto. Al ministro sono stati anche mostrate le immagini delle vittime chiuse nei sacchi neri trovati dopo la partenza dei russi.

Nella città portuale del Sud del Paese, Kherson, l’esercito ucraino afferma di aver lanciato una controffensiva nel tentativo di recuperare le terre conquistate dalla Russia, forse preannunciando una nuova fase dei combattimenti. “Kherson resiste, siamo vicini“, ha twittato lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, citato dalla Bbc. Kherson è stata la prima grande area a cadere dopo l’invasione delle forze russe a febbraio. Il quartier generale militare ucraino ha affermato in un comunicato che le sue forze hanno sfondato una linea di difesa russa spingendola in un terreno meno favorevole e minacciano le vie di rifornimento della Russia sui ponti sul fiume Dnipro.

Non ci sono ragioni oggettive per il default della Russia in questa situazione e la Russia è pronta a onorare i suoi obblighi, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “Non ci possono essere ragioni oggettive per un default. Ci sono soldi e c’è disponibilita’ a pagare, in rubli o in un modo che sarebbe piu’ conveniente per i detentori di obbligazioni”, ha detto Peskov in una conferenza stampa. I giornalisti hanno chiesto a Peskov se i detentori occidentali di eurobond russi accetteranno il nuovo sistema di pagamento, che ricorda quello stabilito dalla Russia per i contratti del gas, o preferiranno dichiarare default alla scadenza del periodo di grazia: il ministero delle Finanze russo manterra’ i relativi contatti e tutto dipendera’ da questi contatti, ha risposto il portavoce.

Il Ministero della Difesa russo ha inviato più unità e armamenti nella Regione di Kursk, al confine con l’Ucraina, per rafforzare la sicurezza, ha dichiarato il governatore regionale Roman Starovoit citato dalla Tass. “Considerando la situazione che si sta verificando nelle zone di confine della Regione di Kursk, il ministero della Difesa, su indicazione del ministro della Difesa, ha preso misure supplementari e ha inviato un gran numero di militari nella regione. Sono arrivati e continuano ad arrivare nella regione ulteriori armamenti rappresentati da cannoni di artiglieria e lanciarazzi. Tutte queste misure hanno lo scopo di rendere sicuro il lavoro pacifico e creativo dei residenti della Regione di Kursk e di garantire la loro sicurezza di vita e di salute”, ha detto il governatore.

La conversazione telefonica tra il presidente russo, Vladimir Putin, e l’omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, prevista oggi, si svolgerà in formato bilaterale, non è prevista la partecipazione del leader di Kiev, Vladimir Zelensky. Lo ha spiegato il Cremlino dopo che il capo di Stato ucraino si era detto disponibile a unirsi al colloquio, in caso Putin avesse accettato. “Il formato è bilaterale”, ha sottolineato Peskov quando la stampa gli ha chiesto di chiarire se la telefonata sarebbe stata a tre.

La prima nave da carico lascerà oggi il porto di Mariupol dopo due mesi di blocco. Lo riferisce il canale televisivo Rossiya-24 citato dall’agenzia russa Interfax. “Oggi, finalmente, partirà la prima nave da carico dopo due mesi. Le autorità sono in difficoltà, poiché i combattenti dei battaglioni nazionalisti in ritirata hanno praticamente raso al suolo l’infrastruttura con il fuoco dei lanciagranate”, ha detto un corrispondente del canale. “Il ripristino di tutte le infrastrutture portuali è l’obiettivo primario per ora“, ha aggiunto.

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha smentito le voci su una possibile malattia del presidente Vladimir Putin. “Non credo che le persone sane di mente possano vedere in questa persona i segni di un qualche tipo di malattia o disturbo“, ha affermato, nel corso di un’intervista all’emittente francese TF1 , sottolineando che il capo del Cremlino appare in pubblico “ogni giorno“.

“Vladimir Putin usa il grano come arma di guerra“. Lo ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell parlando a France Info radio in vista del vertice oggi dei capi di Stato e di governo a Bruxelles. “Ci sono 20 milioni di tonnellate di grano immagazzinate in Ucraina che dovrebbero essere esportate” e poi “si deve far spazio nei magazzini per il prossimo raccolto“, ha sottolineato. Sulle vie per l’esportazione del grano ucraino “dobbiamo trovare una strada alternativa, la rotta marittima è molto difficile”, “stiamo lavorando“. Quanto all’idea di aprire un corridoio umanitario sul Mar Nero “possiamo immaginarlo”, ma “non possiamo farlo senza l’accordo della Russia, queste acque sono piene di mine”. “Abbiamo bisogno di un accordo con la Russia” e “deve essere fatto a livello delle Nazioni Unite“.

La Russia sta costruendo un modo per pagare il suo debito in eurobond utilizzando un meccanismo di pagamento simile a quello usato per il gas in rubli. “Per il pagamento del gas riceviamo valuta estera, poi viene convertita in rubli” per conto dell’acquirente di gas. “Il meccanismo di regolamento dell’Eurobond funzionerà allo stesso modo, ma nella direzione opposta“, ha spiegato al quotidiano Vedomosti il ministro delle finanze russo Anton Siluanov.

Più di 1 milione e 550 mila rifugiati sono arrivati sul territorio della Federazione dalle (autoproclamate) repubbliche di Donetsk e Lungansk e dall’Ucraina. Lo ha dichiarato oggi una fonte delle forze dell’ordine all’agenzia russa Tass. “Secondo gli ultimi rapporti, oltre 1 milione e 550 mila persone sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche del Donbass, tra cui più di 254.000 bambini”, ha affermato la fonte, aggiungendo che la maggior parte delle persone è arrivata dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk.

“La Russia ha subito perdite devastanti tra i suoi ufficiali di medio e basso rango”, lo scrive su Twitter il Ministero della Difesa britannico nel suo ultimo rapporto di intelligence. “La perdita di gran parte della generazione più giovane di ufficiali professionisti aggraverà probabilmente i problemi di modernizzazione del suo approccio al comando e al controllo”, si legge. “La mancanza di comandanti esperti, le molteplici e credibili segnalazioni di ammutinamenti localizzati tra le forze russe in Ucraina, potrebbe portare a un ulteriore calo del morale e a una continua scarsa disciplina”.

“Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky valuterà la proposta per tenere colloqui telefonici a tre con i leader di Russia e Turchia Vladimir Putin e Tayyip Erdogan, se il presidente della Federazione Russa è pronto a partecipare”. Lo riferisce il portavoce del presidente ucraino Sergiy Nikiforov, citato da ZN.

“Penso che alla fine ci sarà un accordo sul divieto di acquisto di petrolio russo. Bisognerà tenere in considerazione le condizioni di ogni Paese, ci vuole l’unanimita’. Quindi ci sono state delle trattative ieri e ci saranno di nuovo questa mattina. Continueremo e lavorare e penso che nel pomeriggio potremo offrire ai capi di Stato e di Governo un accordo”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un’intervista alla radio francese France Info.

“La nostra priorità assoluta è la liberazione delle regioni di Donetsk e Lugansk, che ora sono riconosciute dalla Federazione Russa come Stati indipendenti. Il nostro obiettivo è ovviamente spingere l’esercito e i battaglioni ucraini fuori da queste regioni”, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista all’emittente francese Tfi, citato dalla Cnn. Alla domanda se la Russia intende annettere i territori del Donbass, Lavrov ha risposto: “Non si tratta di annessione. Si tratta di un’operazione militare richiesta dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”.

Le forze russe sono entrate alla periferia nordorientale e sudorientale di Severodonetsk, nell’Ucraina orientale. Lo hanno riferito le autorità militari ucraine della provincia di Luhansk, precisando che la città è stata bombardata dall’aviazione militare. Inoltre due civili sono stati uccisi e cinque feriti da un colpo di artiglieria caduto all’interno di un cortile dove un gruppo di persone stava preparando un pasto. Intensi combattimenti si registrano anche a Lysychansk.

I russi hanno intensificato l’attacco su Sievierodonetsk, la più grande città del Donbass ancora nelle mani delle forze ucraine: il fuoco è così intenso che i soccorritori non hanno potuto verificare la consistenza dei danni e il numero delle vittime. Come ha denunciato il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, “l’intera rete infrastrutturale cruciale della città è già stata distrutta, il 90% delle case sono state danneggiate”. “La cattura di Sievierdonetsk è un obiettivo fondamentale” per i russi, ha aggiunto il leader di Kiev, assicurando che le forze ucriane stanno “facendo di tutto per respingere questa offensiva”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato della situazione di Severodonetsk come molto difficile con i bombardamenti russi che vanno avanti senza sosta e che hanno distrutto molte unfrastrutture importanti e “danneggiato il 90% degli edifici“: “Catturare Severodonetsk è l’obiettivo principale degli invasori che non si preoccupano di quanto possa costare in termini di vittime“.

Le truppe ucraine hanno bombardato il villaggio di Yasinovataya, sparando quattro proiettili del calibro di 122 mm. Lo ha riferito sul suo canale Telegram l’ufficio di rappresentanza della Repubblica popolare di Donetsk citato da Ria Novosti. Yasinovataya si trova a circa 25 chilometri a nord di Donetsk e ospita la più grande stazione ferroviaria dell’ex Unione Sovietica. A ovest della città, controllata dal DPR dal 2014, in direzione di Avdiivka, c’è da quasi otto anni una linea di contatto con le postazioni di combattimento delle truppe ucraine, conclude l’agenzia di stampa russa.

 La NATO non è più vincolata dagli impegni passati a trattenersi dal dispiegare le sue forze nell’Europa orientale. Lo ha detto il vice segretario generale dell’alleanza guidata dagli Stati Uniti, Mircea Geoana. La stessa Mosca ha “privato di qualsiasi contenuto” l’atto costitutivo NATO-Russia, attaccando l’Ucraina e interrompendo il dialogo con l’alleanza, ha detto Geoana all’AFP. L’accordo del 1997, che mirava a ripristinare le relazioni tra la Russia e l’Alleanza, prevedeva che entrambe le parti operassero per “impedire qualsiasi accumulo potenzialmente minaccioso di forze convenzionali nelle regioni concordate dell’Europa, inclusa l’Europa centrale e orientale“.

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