Le indagini della Mobile e le ricostruzioni dei primi giorni alla luce di ciò che è emerso nel tempo
TRIESTE Nelle numerose perquisizioni all’interno dell’abitazione di Liliana Resinovich e del marito Sebastiano Visintin gli agenti della Squadra mobile hanno sempre cercato qualcosa di preciso. E non solo le chiavi, la borsetta e la fede o i sacchetti di nylon della Conad simili a quelli che le avvolgevano la testa – effettivamente trovati in casa – ma anche una lettera.
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