Ecco che succede se voglio comprarmi una macchina con gli incentivi

2022-06-03 19:32:48 By : Ms. Nicole Zheng

Gli incentivi auto sono tornati e da domani, con l'apertura della piattaforma per le prenotazioni, si scatenerà la corsa dei concessionari per bloccare il bonus relativo ai contratti firmati dallo scorso 16 maggio. Anche per questo 2022, fino all'esaurimento dei 615 milioni destinati alle varie fasce emissive, si potrà usufruire delle agevolazioni per l'acquisto di modelli con emissioni di CO2 fino a 135 g/km.

Per capire come funziona nel concreto l'acquisto di un'auto nuova con il bonus statale, ho vestito i panni di un cliente intenzionato a rottamare una vecchia Euro 1 per passare a una motorizzazione più green.

Ho preso in considerazione 6 modelli tra i più cliccati su Motor1.com e InsideEVs, 2 per livello di elettrificazione, cercando di risparmiare qualcosa ma senza rinunciare all'aggiunta di optional oggi importanti. Ecco quali ho scelto e come è andata.

Proprio come avrebbero fatto i diversi tipi di acquirenti, la prima cosa che decido di fare prima di recarmi nelle concessionarie è quella di spulciare il nostro listino e le prove video, uniti a una visita sui configuratori ufficiali delle Case, così da avere già un'idea su cosa chiedere ai venditori, come i diversi tipi di allestimenti, gli optional da aggiungere e le diverse modalità di acquisto.

Farsi trovare preparati è sempre importante prima di un acquisto così importante. Anche con tutte le buone intenzioni possibili, la vostra controparte avrà naturalmente l'interesse a farvi spendere e il rischio di far lievitare il prezzo - con accessori et similia - è dietro l'angolo se non si ha una minima contezza della situazione.

La prima concessionaria in cui decido di recarmi è quella Fiat del Gruppo Rosati, situata a Roma in Via Tiburtina 1143. Qui, varcata la soglia d'ingresso, vengo accolto dall'hostess che con gentilezza mi comunica di alcuni minuti di attesa prima di poter essere servito da un venditore. In effetti i 3 commerciali presenti nella filiale sono già tutti occupati a spiegare ad altrettanti clienti il funzionamento degli incentivi auto 2022. Decido quindi di ingannare l'attesa studiando un po' l'esemplare di Panda City Cross Hybrid esposta.

Passati diversi minuti, vengo raggiunto da uno dei tre venditori che subito mi fa accomodare alla scrivania. Chiedendomi a quale auto fossi interessato, rispondo a una Fiat Panda come quella esposta. Subito mi dice però che per il 2022 sono cambiati diversi allestimenti e che il City Cross non è più ordinabile. Per avere gli stessi accessori e un allestimento simile avrei dovuto scegliere una più costosa Cross. Accetto e iniziamo a configurarla.

Alla già ricca (per il segmento) dotazione di serie, decido di aggiungere soltanto il colore Blu Italia metallizzato, al costo di 600 euro. Dalle 17.750 euro di partenza, il prezzo sale a 18.350 euro, subito il venditore mi tranquillizza sul fatto che, dopo aver applicato tutte le scontistiche possibili, la cifra da pagare sarebbe diventata di gran lunga inferiore.

Effettivamente aggiungendo i 2.000 euro di incentivo con rottamazione per le auto mild hybrid, l'ulteriore sconto della casa di 850 euro, lo sconto rottamazione Fiat di 500 euro, lo sconto applicato dalla concessionaria pari a 827,50 euro e infine lo sconto per voler acquistare l'auto con un finanziamento, per una riduzione complessiva di 6.222,50 euro il prezzo da pagare scende a 12.397,05 euro. Tutto sommato buono per una Fiat Panda Cross nuova da ordinare e già ben allestita.

Comunicandomi che i tempi di attesa per un ordine nuovo sarebbero stati di almeno 6 mesi, e che nel preventivo erano state incluse anche 269,50 euro di tasse tra IPT e rottamazione della vecchia auto, il venditore fa presente che la decisione di acquisto sarebbe dovuta essere abbastanza rapida per assicurarsi il bonus rottamazione.

Prima di me, naturalmente, avrebbero avuto la precedenza i clienti che avevano già firmato un contratto nei mesi scorsi con il bonus rottamazione Fiat, che sarebbero dovuti essere richiamati nel giro di qualche giorno per ricalibrare il preventivo. Mi avrebbe fatto sapere eventualmente.

Proseguendo sempre sulla via Tiburtina, cambio i "panni" e vesto quelli di un giovane agente di commercio operante su Roma alla ricerca della sua prima auto elettrica, per muoversi con tranquillità anche in centro. Entro quindi nel concessionario Toyota e Hyundai Auto Royal Company, chiedendo informazioni per una Kona Electric.

Siedo alla scrivania con un giovane venditore e con alcuni appunti su una configurazione già fatta a casa. Richiedo subito la versione con batteria da 64 kWh in allestimento xLine, il più completo a livello tecnologico - nonché il più venduto sulla Kona - ma non il più lussuoso.

Dopo un attimo di incertezza, il venditore controlla i listini cartacei e i nuovi fogli relativi agli incentivi e mi dice subito che l'allestimento scelto, con la batteria più grande, non è compatibile con gli incentivi, per via del costo. Tutto giusto.

Mi presenta quindi due soluzioni, o diminuire la capacità della batteria optando per la Kona con capacità da 39 kWh, o scendere di allestimento passando al meno ricco Exclusive. Per le mie ideali esigenze opto per la seconda opzione, ben consapevole della presenza comunque della pompa di calore e dei sistemi ADAS di livello 2, aggiungendo a parte la connettività Blue Link con Apple Carplay e Android Auto.

Da un prezzo Chiavi in mano di 43.600,01 euro, sottraendo i 5.000 euro di incentivo con rottamazione per le auto a zero emissioni, 799,99 euro di sconto Hyundai per maggio 2022 e altri 1.489,25 euro di sconto applicato dalla concessionaria, il prezzo finale da pagare scende a 36.757,77 euro, comprensivo di 446 euro di IPT e di spese per la rottamazione del vecchio mezzo.

Alla domanda sui tempi di consegna, il venditore non sa rispondere immediatamente con certezza, visto anche il particolare periodo storico, ma stima un'attesa di almeno 6 mesi con possibilità di sciogliere il contratto qualora i termini pattuiti non saranno rispettati. Ricordiamoci poi che al di là delle promesse esiste ancora il vincolo dei 180 giorni per poter beneficiare dell'ecobonus. 

Decido di richiedere anche un simulazione di finanziamento con valore futuro garantito. Anticipando 10.000 euro, giustificati come provenienti dalla vendita di un'altra auto in mio possesso, la rata ammonta a 481 euro per 48 mesi, con un valore futuro del mezzo di 15.336,00 euro stimando una percorrenza annua di 15.000 km.

Una rata coerente con il segmento dell'auto, considerando che al suo interno include già l'assicurazione contro il furto, gli atti vandalici, gli eventi naturali e sociopolitici e la polizza cristalli. In più, in caso di furto, l'assicurazione garantisce il risarcimento del valore a nuovo del mezzo per tutti i 48 mesi.

Mi lascio alle spalle la concessionaria Hyundai, attraverso la stessa Via Tiburtina continuando a vestire gli stessi panni del cliente intenzionato ad acquistare la Kona e mi dirigo verso Peugeot Leonori, azienda tra i rivenditori di auto ex PSA ora Stellantis più noti del centro Italia.

Nell'ampio e storico autosalone ben illuminato, tra le tante auto (e non solo SUV) a catturare la mia attenzione è la nuova Peugeot 308 Hybrid, che avevo già selezionato tra le papabili per il nostro esperimento.

Accolto da un venditore molto preparato e rapido nelle spiegazioni (perché si sa, dal lunedì al venerdì il tempo è prezioso), richiedo un preventivo per una versione Hybrid 180 CV Allure Pack, l'intermedia in gamma subito sotto la più completa GT, che scelgo di equipaggiare con vernice metallizzata nero perla, Drive Assist Pack completo (che di recente ha fatto totalizzare ottimi punteggi ai crash test Euro NCAP alla sorella DS 4) e con il pacchetto con le telecamere a 360 gradi.

Con i seguenti accessori, il prezzo chiavi in mano raggiunge i 40.470,55 euro, inclusa l'IPT, il kit di sicurezza e i costi della pre consegna. Da questo prezzo il venditore, senza alcun dubbio a riguardo, sottrae subito i 4.000 euro di incentivo statale con rottamazione, aggiunge un ulteriore sconto complessivo della Casa di 3.970,55 euro e in più toglie ulteriori 1.500 euro grazie alla mia richiesta di finanziamento. Il prezzo scende così complessivamente di 9.450,55 euro, per un finale di 31.000 euro tondi. Una cifra che complessivamente da cliente avrei giudicato molto valida.

Alla ormai classica domanda sui tempi di consegna, il preparato venditore mi informa che per avere l'auto in sede ci sarebbero voluti circa 4 mesi che si sarebbero potuti allungare a causa della situazione in Ucraina.

La modalità di acquisto della 308 Hybrid per la quale decido di optare è l'ormai classica formula con il valore futuro garantito. Versando i soliti 10.000 euro di anticipo ricavati dalla vendita di un'auto già in possesso, nel caso del prezzo finale della berlina del Leone scontata, la rata ammonta a 294 euro per 48 mesi, con una maxirata finale pari al valore teorico dell'auto di 17.404,50 euro.

Dopo Peugeot, decido di cambiare zona e vesti per le prossime ricerche. Mi dirigo quindi verso Nord, verso la seconda Strada Statale romana ricca di concessionari, la Via Salaria.

Prima di spostami verso il centro però, la percorro per un breve tratto in esterna fino a incontrare BMW Roma, punto di riferimento per le auto di Monaco e non solo nella Capitale. Sì, "non solo" perché come si consueto per le concessionarie dell'Elica, all'interno trovano posto anche gli store MINI, dove poter acquistare le auto made in Oxford. Decido quindi di mostrarmi interessato all'acquisto di una Countryman Cooper SE All4, sempre usufruendo dell'incentivo per la rottamazione, e in un allestimento tecnologicamente completo, come un'auto premium meriterebbe.

Al colloquio con il preparato e disponibile venditore, richiedo l'inserimento di alcuni optional per me fondamentali su un'auto anche "da viaggio" come il medio SUV inglese, tra questi il tetto apribile doppio, i vetri scuri, il cruise control adattivo e, per un puro vezzo estetico, i cerchi in lega da 19 pollici.

Subito il commerciale mi fa presente che l'aggiunta singola di questi optional sull'allestimento base non è possibile, implicando il passaggio all'allestimento superiore. Un cambio di programma che però fa alzare di diverse migliaia di euro il prezzo, portandolo fuori dalla soglia massima per usufruire dell'incentivo. Giungiamo quindi alla conclusione di dover eliminare dalla configurazione il tetto apribile e il cruise control adattivo, optando per gli accessori di serie più i cerchi da 19 pollici e i vetri posteriori oscurati.

Dal prezzo di partenza della Countryman Cooper SE All4 base di 47.300 euro, con gli optional richiesti arriviamo al prezzo Chiavi in mano di 53.528,55 euro, una cifra che su due piedi mi sembra un po' elevata rispetto al previsto, senza però riuscire a spiegarmi sul momento il perché.

Solo in un secondo momento, rivedendo bene il preventivo, scopro che senza accorgermene era stata aggiunta alla configurazione la versione Yours, per un aumento di 4.500 euro, comprendente alcuni optional da me non richiesti (come i sedili in pelle). Forse il venditore avrebbe dovuto comunicarmi in modo più chiaro che inserire i cerchi da 19 sull'allestimento base non sarebbe stato tecnicamente possibile e che questa scelta avrebbe implicato un passaggio alla versione superiore.

Tornando al prezzo finale, il venditore dai 53.528,55 euro toglie subito i 4.000 euro di incentivo rottamazione, insieme a ulteriori 4628,55 euro di sconto della Casa. Il vantaggio complessivo si traduce così in 8.628,55 euro di risparmio che portano il prezzo finale a 44.900 euro, proprio al limite della soglia di intervento degli incentivi.

Terminato il preventivo, il venditore fa subito presente che si sarebbero prospettati almeno 6 mesi di attesa se non di più e che comunque avrebbe verificato prima di effettuare l'ordine, aggiungendo (particolarità di MINI) che qualora l'auto non fosse poi arrivata nei termini pattuiti, la Casa si sarebbe impegnata a restituire il doppio della caparra iniziale.

Anche per acquistare la Countryman richiedo al venditore una simulazione di finanziamento. Versando un anticipo di 14.000 euro, pari a 10.000 euro + l'incentivo statale di 4.000 euro (una formula mai incontrata fino a questo momento, ma interessante), con la modalità di acquisto a valore futuro garantito la rata da pagare per 47 mesi ammonta a 443,49 euro, per un valore della Countryman a fine leasing pari a 21.614,86 euro.

Uscito da BMW Roma, faccio inversione sulla Via Salaria e mi dirigo verso un'altra sede Toyota Auto Royal Company, punto di riferimento per le auto giapponesi a Roma, rispetto a quella visitata la mattina per il preventivo della Hyundai Kona Electric.

Entro nella sede, ampia, ben illuminata e che ingloba al suo interno anche il concessionario Lexus Roma Nord, e subito sposto il mio sguardo verso la gamma Yaris. Trovo esposte un'ibrida con carrozzeria normale e una Cross, entrambe in allestimento Lounge, il più accessoriato. Decido di chiedere un preventivo per la versione SUV a trazione anteriore in allestimento intermedio (ma già ben accessoriato) Trend.

Il venditore mi accoglie con gentilezza e mi illustra la macchina nei minimi dettagli. Alla richiesta però di un preventivo cartaceo per l'acquisto con gli incentivi appare piuttosto restio a intavolare una trattativa, giustificando l'apparente mancanza di tempo con il fatto che il "click day" sarebbe stato di li a pochi giorni e sicuramente non avrebbe lasciato spazio di manovra qualora non fossi stato già deciso a firmare il contratto quello stesso giorno.

Un comportamento singolare, ripetuto poche ore dopo anche in una seconda sede della stessa concessionaria, ma comprensibile viste le complessità con cui si sta misurando il settore in questo periodo.

Pochi secondi prima di andarmene, mi accenna comunque alcuni numeri riguardo i possibili prezzi dell'auto in questione, usufruendo degli sconti rottamazione e del finanziamento della Casa.

Spiega che la Yaris Cross Hybrid in versione Active ha un prezzo di partenza di circa 24.000 euro, cifra comprensiva già della riduzione di 2.000 euro data dagli incentivi per rottamazione. Aggiunge poi che per la versione esposta Lounge, la più accessoriata, si sarebbero dovuti aggiungere ulteriori 2.000 euro.

Nonostante il preventivo "a voce" composto un po' "a spanne", chiedo comunque i possibili tempi di consegna dell'auto e per l'ennesima volta nella giornata mi sento dire che di auto stock non ce n'è nemmeno l'ombra, e che i tempi per avere un ordine a nuovo sarebbero stati di almeno 5 o 6 mesi.

Mi lascio alle spalle il concessionario Toyota e mi dirigo verso Opel Autoimport, che da oltre 40 anni commercia auto del Blitz.

Entrando nell'autosalone (anche questo ben illuminato), subito mi trovo davanti una Opel Corsa-e nell'allestimento Design & Tech, con tetto a contrasto e in colorazione rossa. Cerco un venditore, ben consapevole di essere piuttosto vicino all'orario di chiusura per il pranzo, e vengo accolto da un ragazzo gentile che mi fa subito accomodare.

Alla mia richiesta di configurazione di una Corsa elettrica, sul momento resta leggermente perplesso (sicuramente non è il modello che vende di più), ma subito si mette subito al lavoro per accontentarmi.

Dall'iniziale prezzo di partenza Chiavi in mano di una Corsa elettrica base con batteria da 50 kWh, pari a 33.900 euro, aggiungendo l'allestimento Design & Tech che comprende tra le altre cose anche il caricatore di bordo a 11 kW, il prezzo sale a 36.050,00 euro. A questa cifra il venditore aggiunge ulteriori 1.070 euro per l'estensione di garanzia al terzo anno, per il kit pre consegna, per l'IPT e per le spese di rottamazione del mezzo dato in permuta. Il prezzo arriva così alla cifra di 37.120 euro.

Subito il venditore sottrae dalla cifra l'incentivo statale di 5.000 euro, lo sconto Opel di 4.000 euro, l'ulteriore sconto di 700 euro proprio per la rottamazione (importante aspetto che fa recuperare in tutto le spese di gestione della vecchia auto inserite precedentemente nel preventivo, finora Opel è stata la prima a proporlo) e altri 520 euro di sconto dati dalla concessionaria, per un totale di 10.220 euro di risparmio. Il prezzo finale dell'auto si ferma così a 26.900 euro.

Interessato al preventivo, chiedo al venditore i tempi di consegna e con mia grande sorpresa mi viene comunicato che posso ritirare l'auto a partire da giugno, entro circa 1 mese dalla data di firma del contratto. Una circostanza che di questi tempi è tutt'altro che consueta.

Decido quindi di effettuare anche una simulazione di finanziamento e subito mi viene comunicato che per questo periodo la Casa non offre purtroppo le formule a valore futuro garantito. Quindi dovrei procedere eventualmente con un finanziamento classico di acquisto.

Versando il solito anticipo di 10.000 euro, l'importo per le 60 rate consigliate dal concessionario (vista la garanzia di 8 anni sulle batterie) è di 348 euro, per una spesa finale vera di 30.880 euro al termine dell'acquisto.

L'ultima concessionaria che decido di visitare è quella Volkswagen. Con l'idea di acquistare una Volkswagen Golf eHybrid, quindi ibrida plug-in da 204 CV, mi presento alla concessionaria Valentino di Via Tiburtina a Roma come già cliente del brand con una Golf 7 appena acquistata.

Entrato nell'autosalone vengo accolto un po' frettolosamente nei primi minuti. Vengo poi raggiunto da un venditore che sembra aver alle spalle già diversi anni di esperienza nel settore. Mi fa accomodare alla scrivania e alla mia richiesta di un preventivo per una Golf ibrida plug-in con incentivi resta quasi stupito e mi liquida in pochi secondi dicendo che l'auto è al momento fuori produzione, a tempo indeterminato, insieme all'elettrica ID.3.

Mi dice che l'unica elettrificata acquistabile al momento è la Golf mild hybrid eTSI, ma con tempi di attesa molto lunghi per i quali avrebbe dovuto verificare meglio in seguito. Saluto e vado a provare un secondo concessionario dello stesso brand.

Prendo l'auto e mi sposto a una delle tante sedi di Autocentri Balduina. Qui vengo accolto con maggiore attenzione e riesco subito ad accomodarmi con un gentile venditore. Di nuovo, però, alla mia richiesta di un preventivo di una Golf ibrida plug-in, mi viene risposto che l'auto è fuori produzione fino a data incerta, così come l'elettrica ID.3, fuori stock per tutto il resto del 2022.

Decidiamo insieme quindi di provare un preventivo per una Golf mild hybrid, la 1.5 eTSI con cambio automatico DSG e allestimento R-Line, con un prezzo di partenza base di 34.649,99 euro. Anche in questo caso, aggiungendo alcuni optional di mio gradimento come i cerchi in lega da 18 pollici, i fari a matrice di LED, il park assist, il keyless e la vernice metallizzata Atlantic Blue, il prezzo sale a 40.615,56 euro, includendo IPT, contributo ambientale degli pneumatici fuori uso e un kit tappetini in gomma da 120 euro, da me non richiesto.

Dai 40.615,56 euro di partenza, il venditore aggiunge lo sconto di 2.000 euro dato dagli incentivi con rottamazione e un ulteriore sconto della Casa di 4.415,56 euro. Eliminando quindi 6.415,56 euro totali, il prezzo per la Golf così configurata scende a 34.200,00 euro.

Subito mi viene palesato un problema però. Il venditore afferma che avrebbe dovuto verificare nelle ore successive la possibilità di accedere agli incentivi statali, in quanto la consegna dell'auto sarebbe avvenuta sicuramente dopo i famosi 180 giorni inseriti nel decreto legge per i quali, come già accennato, si attendono modifiche.

Infine, anche per la Golf decido di fare una simulazione di finanziamento. Versando come anticipo i soliti 10.000 euro, l'importo della rata si ferma a 377,60 euro per 35 mesi, includendo però la manutenzione, 3 anni di furto e incendio con valore a nuovo e 4 anni di garanzia, con un valore futuro garantito pari alla maxirata di 18.569,00 euro.

Si fa presto a dire "incentivi auto": se da una parte l'azione di Governo dovrebbe - si spera - risollevare un mercato ai minimi storici, dall'altra la situazione globale non aiuta venditori e acquirenti. Come sperimentato nel mio lungo girovagare, infatti, il tema dei tempi di consegna è quello che più va a inficiare sulla scelta, assieme alla indisponibilità di alcuni accessori.

Bisogna quindi fare buon viso a cattivo gioco, preparandoci a una flessibilità non solo finanziaria - i prezzi potrebbero variare - ma anche di gusti e necessità. Può capitare anche che alcuni optional per noi irrinunciabili debbano essere lasciati da parte per non far lievitare eccessivamente il prezzo finale, col risultato di vederci tagliati fuori dagli incentivi.

Il consiglio è quindi quello di armarsi di pazienza e arrivare in concessionaria con le idee chiare e "piani B" già pronti, così da avere alternative - relative a modelli, motorizzazioni o allestimenti - e andare sul sicuro, controllando anche con precisione ciò che viene "caricato" dal venditore.

Come provato sul campo, infatti, alcuni accessori sono disponibili unicamente all'interno di pacchetti preconfezionati, con al loro interno optional per noi superflui. Anche in questo caso, quindi, può essere utile rinunciare a qualcosa (come i "miei" cerchi da 19"), per risparmiare. 

Incentivi auto, i consigli per gli acquisti