National Geographic

2022-09-23 18:12:43 By : Ms. Ally Wang

Prestando maggiore attenzione alle nostre abitudini di consumatori, dagli acquisti all’uso dell’acqua, dalle origini dei cibi ai mezzi di trasporto: tutti possiamo fare la differenza.  

"Sostenibilità" è un concetto complesso. Ma in termini di azioni quotidiane che ognuno di noi fa, se tutti usassimo dei piccoli accorgimenti, l’impatto sarebbe significativo.

Ciò che consumiamo a casa può riflettersi direttamente sugli ecosistemi più grandi e fondamentali della Terra. Per invertire la tendenza che ci sta portando alla devastante perdita di specie e biodiversità bisogna agire.

Quest’anno la COP26 verrà ospitata dal Regno Unito, in particolare presso lo Scottish Events Campus (SEC) di Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre. La conferenza vede una partnership con l’Italia, dove diversi eventi, come il Youth4Climate e la PreCOP26, si sono tenuti all’inizio di ottobre. Incentrata su cambiamento climatico, sostenibilità e perdita della biodiversità, è un’opportunità per leader mondiali, scienziati e ambientalisti di approvare un’azione coordinata a livello globale.

In un pianeta messo a dura prova dalla pandemia mondiale, questa non sembra la preoccupazione più urgente, ma di fatto la salute del nostro pianeta e lo scoppio di malattie come la COVID-19 sono collegati più di quanto molti di noi non si rendano conto. Noi tutti possiamo fare la differenza attraverso le scelte che facciamo ogni giorno: ecco 26 modi per cominciare.

Di tutte le materie prime che prendiamo dalla natura e trasformiamo in prodotti, i due terzi circa finiscono tra i rifiuti. La salute del pianeta dipende quindi dal fatto che tutti noi ci procuriamo in modo sostenibile gli oggetti di cui abbiamo realmente bisogno e li riutilizziamo quando non ci servono più. La forma di un futuro possibile e sostenibile è rotonda: un’economia circolare in cui utilizziamo le risorse con parsimonia e ricicliamo all’infinito. “La nostra visione di un’economia circolare è quella in cui rifiuti e inquinamento sono eliminati, materiali e prodotti vengono concepiti per essere mantenuti in uso e la natura viene rigenerata”, afferma Dame Ellen MacArthur, la velista inglese di maggior successo, nonché fondatrice della Ellen MacArthur Foundation. “Un’economia di questo tipo permetterebbe di bilanciare le esigenze della società con quelle del pianeta”.

“Allevare e uccidere 80 miliardi di animali ogni anno a scopo alimentare mette decisamente a dura prova il nostro pianeta soprattutto a causa del terreno necessario per coltivare e raccogliere i foraggi che si tratti di soia, mais o erba” spiega il regista Kip Andersen che ha prodotto la serie di documentari a tema ambientalista Cowspiracy: The Sustainability Secret e Seaspiracy. Secondo Andersen, “si tratta della causa principale della distruzione dell’habitat, del consumo di acqua, dell’inquinamento, della deforestazione e dell’estinzione della fauna selvatica. Determina la sostituzione della diversità degli ecosistemi con monoculture (soia, mais o erba) e monospecie (bovini, suini oppure avicoli)”. Secondo alcune stime il mercato globale delle alternative alla carne raggiungerà un valore di oltre 5,7 miliardi di euro entro il 2025 e i prodotti a base vegetale stanno avendo la meglio anche sui fan più accaniti della carne, preoccupati del benessere delle persone e degli animali. Insieme all’elevato costo della produzione in termini ambientali, la riduzione del consumo di carne e latticini diventa uno dei sistemi più efficaci per ridurre la tua impronta nonché per migliorare potenzialmente anche la tua salute.

Le politiche per promuovere l’investimento nella generazione di energia a ridotte emissioni di carbonio e le tecnologie emergenti hanno portato a una riduzione del 67% delle emissioni di CO2 nel settore energetico britannico tra il 2008 e il 2019 e a una diminuzione dei costi dell’eolico offshore da oltre 150 sterline (173 euro)/MWh a circa 40 sterline (46 euro)/MWh. Tuttavia, all’incirca il 22% di tutte le emissioni di carbonio del Regno Unito proviene dalle abitazioni. Perciò, potresti considerare l’idea di passare a una società verde come Green Energy, Octopus, Ecotricity o la quotatissima Bulb che offre preventivi istantanei, gestisce la transizione con il tuo fornitore precedente, riduce le bollette mensili e ti aiuta a ridurre le emissioni di CO2 di 3,2 tonnellate in media all’anno. Anche i consigli dell’Energy Saving Trust e l’installazione di un sistema energetico smart possono aiutarti a gestire e tracciare il tuo utilizzo di energia e a ridurre le emissioni di carbonio.

Ogni anno produciamo 300 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica: quasi il peso dell’intera popolazione umana. Le restrizioni dovute alla COVID-19 sulla ristorazione al chiuso hanno reso i pic-nic il modo più facile per stare insieme ma spesso non il modo più ecologico di agire, come ci hanno tristemente dimostrato le spiagge e i parchi disseminati di plastica. In risposta a questo fenomeno l’organizzazione per la salvaguardia del mare Ocean Generation vuole far fronte a questo tsunami di rifiuti plastici con alcuni suggerimenti facili da seguire nella sua guida Picnic Without Plastic Challenge.

Solo il 9% circa dei rifiuti plastici viene riciclato mentre il resto si accumula nelle discariche, nei fiumi e nei mari. “Ogni volta che la plastica viene rilavorata perde parte delle sue proprietà e qualità fino a quando non può più essere riciclata e viene bruciata o seppellita”, spiega il fondatore di Ocean Generation, Jo Ruxton. “Purtroppo riciclare non è sufficiente per uscire da questa crisi ambientale”. Quindi, nelle tue gite all’aperto, porta sempre con te bicchieri per il caffè, borraccia e posate riutilizzabili.

Le misure di distanziamento sociale hanno reso i pic-nic il sistema ideale per vedere gli amici; utilizzare utensili, piatti, bicchieri e cestini riutilizzabili o biodegradabili li rendono ideali anche per il pianeta.

Avere la casa pulita non è mai stato così essenziale ma non è necessario scatenare una tempesta tossica per ottenere questo risultato. Gli scaffali dei supermercati sono ancora carichi di prodotti di pulizia in confezioni di plastica piene zeppe di sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute dell’uomo e del pianeta. Sostituisci la candeggina corrosiva con il bicarbonato di sodio o l’aceto per pulire i bagni e gli scarichi oppure, per il bagno o la cucina, scegli prodotti di pulizia più delicati di aziende più attente all’ambiente, come EcoVibe. I kit base includono bottiglie spray in vetro ricaricabili e bustine senza plastica con detergente concentrato in una gamma di profumazioni esotiche, tutti disponibili in confezioni biodegradabili. Prova anche tutte le loro spugnette in fibra di cocco completamente naturale. Per il bucato, la pluripremiata Ecoegg offre le cosiddette “Laundry Egg”, speciali uova ricaricabili a lunga durata che permettono di risparmiare fino a 40 flaconi di detersivo e ammorbidente all’anno, insieme ai “Bamboo Towels”, un’alternativa riutilizzabile ai tradizionali rotoli di carta da cucina.

Magari ti stai concentrando sulla riduzione della tua impronta di carbonio nel presente ma stai involontariamente contribuendo ad attività poco etiche e inquinanti attraverso gli investimenti per il tuo futuro? La tua banca o istituto previdenziale potrebbe finanziare qualunque cosa, dai combustibili fossili alla deforestazione. Scopri dove vengono spesi i tuoi soldi e incoraggia gli investimenti etici supportando la campagna Make My Money Matter. Le migliaia di miliardi di euro presenti oggi nei fondi pensione potrebbero lavorare in vista della costruzione di un domani più verde.

Non è solo il mare di plastica che vediamo portato a riva sulle spiagge di tutto il mondo a danneggiare l’ambiente. Durante ogni ciclo di lavaggio casalingo i materiali sintetici rilasciano all’incirca 700.000 microfibre: minuscole particelle di plastica che scivolano attraverso gli attuali sistemi di filtraggio per finire nei nostri mari dove vengono ingerite dagli organismi acquatici. Secondo uno studio il 63% dei gamberetti del Mare del Nord contiene fibre sintetiche.

La campagna Stop Ocean Threads della Marine Conservation Society sta esortando i produttori di lavatrici affinché installino con urgenza filtri idonei a bloccare le 10 migliaia di miliardi di fibre che vengono rilasciate ogni settimana nell’ambiente nel solo Regno Unito. “Nel frattempo, utilizzare l’ammorbidente, lavare a 30 gradi e a pieno carico e passare dal detersivo in polvere a quello liquido sono tutti modi per ridurre la dispersione di microfibre”, spiega la Dottoressa Laura Foster, responsabile della campagna Clean Seas per la Marine Conservation Society. Anche utilizzare una borsa per il bucato Guppyfriend può essere utile per ridurre dell’86% in media la dispersione di microfibre durante un ciclo di lavaggio.

Articoli per la cura personale più sostenibili, come spazzolini da denti non in plastica e contenitori ricaricabili per cosmetici, oltre alle borse riutilizzabili, sono sistemi ovvi, ma di grande impatto, per ridurre la quantità di rifiuti che produciamo personalmente.

Tutti noi adoriamo i prodotti di bellezza o da bagno. Ma quando abbiamo capito ciò che funziona e ciò che ci piace, comprare una ricarica invece di un altro vasetto o di un altro flacone potrebbe farci risparmiare tonnellate di rifiuti. Fortunatamente sempre più marchi si stanno occupando di questo problema e molti stanno collaborando con l’azienda specializzata in riciclo TerraCycle al Progetto di shopping a zero rifiuti Loop e ad altre collaborazioni per il riciclo direttamente in negozio. Scegli i marchi che si impegnano a ridurre i rifiuti oppure lavorano proattivamente sul packaging sostenibile. Scegliere saponette detergenti al posto dei flaconi, rasoi riutilizzabili e deodoranti con ricariche naturali come il gradevole Wild ti permette di ridurre l’uso della plastica. 

Ricevere i rendiconti della banca e gli aggiornamenti degli enti benefici che sostieni in formato elettronico è un buon punto di partenza. Per andare ancora oltre, puoi registrarti al Mailing Preference Service per ridurre la quantità di pubblicità promozionali non richieste che ricevi nella posta. E un adesivo con scritto “Niente posta indesiderata” è facile da realizzare e applicare alla cassetta delle lettere.  

Nell’ambito del programma in dieci punti per una rivoluzione industriale ecologica del Primo Ministro inglese Boris Johnson, il Regno Unito ha bandito la vendita di automobili e furgoni nuovi a benzina e diesel a partire dal 2030: dieci anni prima del previsto. Con le auto di seconda mano sia a benzina che a gasolio escluse dal divieto di commercializzazione, il governo ha stanziato 582 milioni di sterline (673 milioni di euro) per finanziare l’acquisto di veicoli a emissioni zero o ultra-ridotte e 1,3 milioni di sterline (1,5 milioni di euro) per l’installazione dei punti di ricarica, per favorire la transizione. Fare un uso migliore dei sistemi di trasporto locali è altrettanto fondamentale affinché il Regno Unito raggiunga il suo obiettivo giuridicamente vincolante di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050.

Ridurre il consumo di energia nel proprio ufficio domestico, utilizzare mascherine in tessuto, rivalutare l’uso dei mezzi di trasporto e partecipare a eventi di raccolta dei rifiuti o pulizia delle spiagge, sono tutte azioni che hanno un forte impatto.   

Proprio quando alcune zone del mondo stavano facendo progressi nell’eliminazione dei prodotti usa e getta, la pandemia di COVID-19 ha scatenato l’urgente necessità di dispositivi di protezione individuale (DPI) che hanno determinato un aumento spropositato di plastica monouso. Si stima che ogni mese vengano utilizzati 129 miliardi di mascherine e 65 miliardi di guanti oltre a una montagna di involucri protettivi. L’impatto sarà visibile a lungo termine, quando i DPI smaltiti raggiungeranno gli oceani ma scegliere una mascherina lavabile può fare la differenza. Ogni acquisto di confezioni da 2 mascherine sostenibili e riutilizzabili, realizzate in cotone biologico 100% certificato dal GOTS, di 4Ocean, un’organizzazione per la salvaguardia del mare, sostiene l’eliminazione di mezzo chilo di spazzatura da fiumi, mari e coste. 

Ora che molti di noi lavorano da casa, l’ecoefficienza del nostro ufficio dipende da noi. Ricicla la mobilia per creare il tuo spazio di lavoro e utilizza sistemi di archiviazione digitale invece di riempire gli scaffali di documenti. Ricicla e riutilizza carta e buste e considera di usare Ecosia come browser web: ogni ricerca online supporta la piantagione di nuovi alberi. Prediligi le batterie ricaricabili, le lampadine a LED e investi in una multipresa a risparmio energetico. Ricorda di ottimizzare la tua stessa efficienza – e felicità – con una finestra, luce naturale e tante piante.  

La pandemia di COVID-19 è uno dei segnali più evidenti che la natura ci ha dato per dirci che il modo in cui trattiamo le creature con le quali condividiamo questo pianeta deve cambiare. Le popolazioni globali di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci hanno subito un declino medio di due terzi in meno di mezzo secolo. Il nostro destino è così intrecciato al loro che mai come ora è fondamentale difendere chi non ha voce. Proponi e firma petizioni, scrivi ai tuoi deputati, manifesta pacificamente ma facendo sentire la tua voce, supporta le campagne in difesa della natura, segui i sostenitori della fauna selvatica sui social media e incoraggia le persone che conosci a fare lo stesso. 

Non è mai troppo presto per diventare un guerriero ecologico. Si stima che ogni giorno nel Regno Unito finiscano tra i rifiuti otto milioni di pannolini usa e getta fatti in gran parte di plastica, ognuno dei quali ha bisogno di 500 anni per decomporsi. Se in casa tua c’è un neonato, cerca un’alternativa sostenibile ai pannolini monouso: ora ne sono disponibili versioni biodegradabili e anche i vecchi pannolini riutilizzabili stanno tornando di moda permettendo di ridurre significativamente i rifiuti e i costi (guarda gli originali pannolini di alghe e polpa di legno Sumo Diaper della designer Luisa Kahlfeldt). Nel frattempo, l’azienda carbon neutral Piccolo ha prodotto il primo contenitore completamente riciclabile in Europa per il cibo da bambini in bustine, un gigantesco passo avanti in un settore che vende oltre 60 milioni di bustine di cibo non riciclabili ogni anno.

“Prelevare dall’oceano e uccidere 1.500 miliardi di pesci per cibare gli umani ogni anno è di gran lunga la principale causa del collasso della biodiversità che sta avvenendo nei nostri oceani indipendentemente dal fatto che le attività di pesca siano commerciali, ‘sostenibili’ o di allevamento”, afferma il regista di Seaspiracy e Cowspiracy Kip Andersen. “L’oceano semplicemente non può far fronte a un saccheggio di tali dimensioni”. Integra la quota di pesce nella tua dieta con alternative vegane al pesce oppure opta per pasti vegetariani.

Accorciamo la durata delle nostre docce e facciamo plogging: portiamo con noi un sacchetto quando andiamo a correre. 

Nata dall’unione delle parole svedesi corsa (jogga) e raccogliere (plocka upp), questa attività è, come il nome suggerisce, una combinazione di esercizio fisico e azione ecologica in quanto prevede di raccogliere i rifiuti. Questa nuova attività fisica sta acquisendo notorietà in tutto il mondo come modo per ridurre i rifiuti di plastica nei propri dintorni con l’incentivo di fare al contempo esercizio fisico e diffondere sui social media sia delle buone azioni che la dimostrazione dell’entità del problema.     

Nonostante la Terra sia nota come il ‘pianeta blu’, meno dell’1% dell’acqua sulla Terra è potabile e accessibile. Considerando le stime di aumento della popolazione del Regno Unito dagli attuali 68 milioni circa a 77,5 milioni entro il 2050, e il chiaro pericolo rappresentato dal cambiamento climatico (nel 2020 l’Inghilterra ha vissuto il maggio più secco mai registrato e il Regno Unito la sua primavera più soleggiata di sempre) l’Environment Agency (Agenzia per l’ambiente, NdT) avverte che potremmo trovarci in condizioni di scarsità d’acqua tra soli 25 anni. Adottare alcuni dei consigli di risparmio idrico della ONG indipendente Waterwise può aiutarti a preservare le nostre preziose riserve di H2O. Per una normale doccia di cinque minuti, ad esempio, si consumano 45 litri d’acqua: semplicemente dimezzando questo tempo, o evitando di raddoppiarlo, puoi influire significativamente non solo in termini di consumo di acqua ma anche di carburante usato per riscaldarla.

La nostra ossessione per la tecnologia sta promuovendo il progresso dell’umanità. Ma i costi sempre più bassi dell’elettronica e la cultura dello scarto hanno reso i prodotti elettronici la categoria di rifiuti in più rapida crescita al mondo: nel 2019 nel mondo sono state prodotte 53,6 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Solo poco più del 17% è stato ufficialmente riciclato mentre il resto di questi oggetti contenenti un mix di materiali pericolosi e di valore finisce nelle discariche o viene scomposto spesso da lavoratori in condizioni disagiate. Diventa parte della soluzione donando i prodotti elettronici che non usi più agli enti di beneficienza oppure portandoli presso i centri di raccolta designati gestiti dagli enti locali competenti.

Piantine di pomodoro coltivate in casa. Data l’attuale crisi della biodiversità, piantare piante negli spazi esterni può aiutare gli impollinatori e creare microsistemi utili per gli insetti.   

Circa 27 milioni di persone nel Regno Unito sono amanti del giardinaggio e i giardini della nazione complessivamente hanno una superficie pari a un quinto di quella del Galles. Qualsiasi siano le sue dimensioni, puoi usare il tuo giardino per fare un piccolo orto o coltivare delle verdure o piante mangerecce. Puoi anche trasformare il tuo spazio esterno in un paradiso per la fauna selvatica piantando fiori autoctoni che attraggono gli insetti impollinatori, rinunciando ai pesticidi e creando una compostiera. Il tutorial per creare un mini stagno con una semplice bacinella, illustrato dal naturalista e presentatore televisivo Chris Packham per la serie Save Our Species della BBC, è un modo facile per attirare le creature acquatiche e troverai altre idee nel suo libro Back To Nature: How To Love Life – And Save It, scritto insieme a Megan McCubbin. 

Le restrizioni di viaggio imposte dalla pandemia di Covid-19 hanno portato a una riduzione quasi del 57% nelle emissioni di CO2 prodotte in Europa rispetto al 2019, secondo Eurocontrol, ma con il ritorno alla normale attività, il trasporto aereo tornerà ad essere uno dei più grandi dilemmi etici per i viaggiatori ecologicamente responsabili. United Airlines sta siglando accordi con i propri partner aziendali della Eco-Skies Alliance per acquistare carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) e studiando la tecnologia di cattura atmosferica (DAC), ma la maggior parte delle compagnie aeree ripiegheranno sul carbon offsetting per compensare le proprie emissioni di carbonio. “La compensazione del carbonio non è una soluzione: è solo una ‘toppa’ per guadagnare tempo quindi in questo senso è meglio di niente” afferma Alexa Poortier, cofondatrice di NOW, che finanzia progetti allineati agli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso il relativo strumento NOW Offset Carbon.

Fare meno viaggi, spostarsi in treno, traghetto o in bicicletta, rivolgersi ad agenzie di viaggio come Charitable Travel, che dona il 5% del costo del vostro viaggio in beneficienza, oppure a tour operator responsabili come G Adventures, che supporta progetti a livello delle comunità locali, sono altri modi per alleggerire l’impronta dei nostri viaggi.

“Nel fare la spesa, considera il Paese di origine del cibo che compri: più ha viaggiato, più energia è stata usata per carburante, refrigerazione e confezionamento, più sono state quindi le emissioni prodotte dai combustibili fossili”, afferma Karen Edwards, autrice di The Planet-Friendly Kitchen: How To Shop And Cook With A Conscience. “Acquista il cibo nei mercati contadini locali o dai piccoli rivenditori oppure cerca di coltivare un tuo piccolo orto”. L’agricoltura biologica è più sostenibile per l’ambiente, incluse le api, e la Ahimsa Dairy Foundation offre latte e prodotti caseari che non prevedono macellazione. Riduci l’acquisto di confezioni inutili optando per i negozi a rifiuti zero in cui puoi riempire i contenitori che già hai. “A casa, riduci lo spreco di cibo programmando in anticipo i tuoi pasti settimanali” consiglia Karen. “E sostituisci la pellicola di plastica con quella biodegradabile di cera d’api”.

I suggerimenti 21-24 per una vita più green non implicano necessariamente delle rinunce in termini di stile di vita: un approccio più sostenibile alla moda, viaggi esotici con compensazione del carbonio, cibi di provenienza locale e supporto alle azioni di tutela della natura sono tutte scelte che hanno conseguenze benefiche.  

Ogni anno nel mondo vengono prodotti un miliardo di capi di abbigliamento e si stima che l’equivalente di 412 miliardi di euro vada perduto sotto forma di vestiti mai messi o quasi e raramente riciclati: ogni secondo, l’equivalente di un camion della spazzatura di vestiti finisce nelle discariche o viene bruciato. Considerando i trend attuali, entro il 2050 l’industria della moda consumerà un quarto del budget di carbonio del mondo. Il lockdown ha limitato anche i nostri acquisti ma quando tornerai a fare shopping, evita la “fast fashion” e prediligi invece la qualità, prodotti realizzati eticamente fatti con materiali a basso impatto. Condividi, ripara, regala, vendi e ricicla il più possibile gli abiti che non metti più e ricicla anche i gioielli rotti o che non metti più con Rejewel Collective che dona nuova vita e nuovo splendore alle tue vecchie gioie.   

Gli insediamenti umani, l’allevamento e l’agricoltura in Europa hanno lasciato selvaggia un’area corrispondente a meno del 5%. Lo European Nature Trust (TENT) supervisiona i progetti di rewilding (ripristino dell’ecosistema, NdT) nel Regno Unito, in Europa e in Belize ripiantando specie di alberi native e ripristinando la biodiversità, che è in drastico declino. Puoi supportarlo partecipando a uno dei loro viaggi guidati all’insegna della conservazione che offrono l’opportunità di vedere orsi bruni, lupi e linci. “Nel lungo termine, l’ecosistema ripristinato sequestra più carbonio, evita l’erosione del suolo e mitiga gli allagamenti, trattenendo l’acqua” spiega il fondatore di TENT, Paul Lister.

Nel Regno Unito, il pionieristico movimento WildEast sta lavorando per riportare 250.000 ettari di terreni agricoli nell’Anglia orientale allo stato di terreni selvaggi con abitazioni e cabine da noleggio costruite in modo sostenibile presso il Fritton Lake, zona che ospita cervi nobili e daini, bufali d’acqua e pony Exmoor. “Il nostro progetto di conservazione è incentrato non solo sulla protezione e ripristino dei terreni selvaggi ma anche sul mettere le persone in connessione con la natura e ispirarle ad abbracciare la nostra visione”, afferma il cofondatore Hugh Somerleyton. 

I rifiuti elettrici ed elettronici non comprendono solo computer e smartphone: anche molti degli oggetti domestici di tutto il mondo finiscono nelle discariche. “Nonostante le nostre migliori intenzioni, la tendenza del mercato è quella di costruire gadget ed elettrodomestici fatti per rompersi che contribuiscono ad accumulare enormi quantità di rifiuti – e quindi inquinamento – di plastica ed elettronici” afferma l’ex ingegnere di Dyson e cofondatore di Lupe Technology, Pablo Montero. In controtendenza, l’aspirapolvere a efficienza energetica dell’azienda è realizzato con materiali plastici durevoli e riciclabili e ogni singolo componente è riparabile o sostituibile. Scegliere costruttori che offrono la riparazione dei propri prodotti, rivolgersi ai negozi che offrono servizi di riparazione, riparare gli oggetti autonomamente, vendere o regalare gli oggetti funzionanti che non usi più, acquistare oggetti vintage o mobili di recupero e supportare i marchi sostenibili ed etici sono tutte azioni che aiutano a tenere gli oggetti fuori dalle discariche.

Lanciato nel 1970, la Giornata della Terra è un evento annuale che ha lo scopo di unire il mondo per agire contro il cambiamento climatico e la distruzione ambientale. In occasione della Giornata della Terra di quest’anno, il presidente americano Joe Biden ha tenuto uno storico summit sul clima il 22 aprile per riaffermare l’impegno degli Stati Uniti verso un’economia net zero (ovvero neutra in merito alle emissioni di carbonio) entro il 2050. Gli eventi online dell’Earth Day Live hanno analizzato i modi per ripristinare gli ecosistemi, e National Geographic ha ospitato un festeggiamento virtuale con un concerto eseguito da José González, My Morning Jacket, Willie Nelson, Yo-Yo Ma e Ziggy Marley.

Al giorno d’oggi produciamo e acquistiamo 70 volte di più di quanto non si facesse negli anni ‘50 e il 99% di questi acquisti diventano rifiuti entro i primi 12 mesi. Tenere presenti le “tre R” non è mai stato così importante: Ridurre, Riutilizzare e Riciclare.

Per l’ambientalista Sir David Attenborough, il messaggio è semplice e chiaro: “Smettiamo di sprecare. Fermiamo la produzione di rifiuti di ogni tipo. Smettiamo di sprecare energia, smettiamo di sprecare cibo, smettiamo di sprecare la plastica e smettiamo di sprecare tempo. Questa è una parola preziosa e ognuno di noi può usare le proprie azioni e la propria voce per salvare il pianeta. È importante che ci impegniamo in questo come se il nostro personale futuro dipendesse da come ci comportiamo”. 

National Geographic si impegna a incoraggiare azioni positive a livello individuale per aiutare a mitigare il cambiamento climatico. In previsione della COP26 scopri nuovi modi in cui tutti noi possiamo ridurre il nostro impatto sul pianeta.